Commemorazione del centenario della morte

Mario Pratesi

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Nota del Curatore

FONDO PRATESI

Il Fondo Pratesi contiene documenti relativi alla carriera professionale di Mario Pratesi e alla sua vita personale. È l’unico fondo non in lingua inglese custodito dalla E. J. Pratt Library, che fra gli altri fondi contiene numerosi esempi di libri rari, manoscritti e archivi relativi alla storia dell’arte, agli studi canadesi, alla letteratura, alla politica e agli studi religiosi.

Il Fondo Pratesi, che all’inizio consisteva unicamente del carteggio pratesiano, fu portato in Canada dai parenti dell’erede di Pratesi i quali, tramite la Prof. Anne Urbancic, docente presso Victoria College e membro del Departimento di studi italianistici, hanno donato formalmente i documenti pratesiani alle Special Collections nel 2009. Da allora si sono aggiunti altri materiali che ora comprendono più di 1 metro di documenti cartacei. Il fondo Pratesi rappresenta un accrescimento prezioso per le Special Collections della Victoria University Library, e offre agli studiosi un’opportunità unica per rivedere e rivalutare l'Ottocento italiano.

RISORSE ADDIZIONALI

Carteggio Inedito di Mario Pratesi

Il Progetto Pratesi, sviluppato da Anne Urbancic (University of Toronto) e Carmela Colella (Brock University) contiene immagini di lettere e di foto archiviate nel Fondo Pratesi. Il materiale (più di 1600 pezzi) può essere consultato da studenti, ricercatori, critici, archivisti e genealogisti. Il Carteggio, con le trascrizioni delle lettere, è disponibile gratuitamente compilando la Richiesta di Registrazione (vedi Registrazione)

Ringraziamenti e crediti

Mario Pratesi (1842-1921): A Centenary Commemoration a cura di Bailey Chui, Special Collections Archivist, con la collaborazione di Carmen Socknat, Head of Bibliographic Services. Il sito web è stato preparato da Abe Lam, Web and Digitization Specialist con i collaboratori tecnici Doug Fox, Systems Librarian e Asad Ansari, Systems Technician. Il lavoro di conservazione dei materiali è stato curato da Paul Wilson, Conservator.

Ringraziamo anche Lisa Sherlock, Chief Librarian e la Prof. Anne Urbancic per il loro aiuto e supporto.



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